giovedì 21 dicembre 2017

Toglietemi tutto, ma non i miei libri : Recensione: "Dreamwalker. La ragazza che camminava...

Toglietemi tutto, ma non i miei libri : Recensione: "Dreamwalker. La ragazza che camminava...:




Editore Self
Pagine 373
Prezzo cartaceo 11,50 EURO 

Prezzo ebook 2,99 EURO

Anno prima edizione 2017

Genere Romanzo Rosa



Diana ha perso cinque anni della sua vita. Vorrebbe che non fosse
accaduto, ma non può cambiare il passato, né cancellare le cicatrici che
le ha lasciato. Può solo ricominciare da capo. Costruirsi una nuova
identità, trovare nuovi amici, un nuovo scopo, e nascondere a tutti il
suo segreto. Nessuno potrebbe mai immaginare che dietro i suoi abiti
sempre coordinati, la sua quieta

determinazione nello studio e l'abilità di creare dolci squisiti, si
celi una paura che stenta a tenere a bada. Nemmeno Sebastiano,
l'assistente del corso di giapponese che Diana ha iniziato da poco a
seguire. Quando la guarda, lui vede solo una ragazza attraente, con gli
occhi grigi più belli che abbia mai visto, ma quando lei lo guarda vede
ciò che sta cercando disperatamente di lasciarsi alle spalle. Vede un
incubo che le impedisce di dormire, un dolore che l'ha cambiata per
sempre e che non vuole mai più provare. Amare è un rischio che non vuole
correre di nuovo, ma la scelta non è unicamente nelle sue mani, e osare
potrebbe permetterle di raggiungere un traguardo che non aveva mai
neppure osato sognare.



Sono passati cinque anni dall'incidente che ha portato via il ragazzo di Diana.

Da allora la ragazza non si è ripresa, anzi, è scivolata in un circolo di droga e depressione.

O forse no?

Forse la realtà è un'altra, quella dove Diana va all'università e
incontra Sebastiano, l'assistente di un suo professore che l'aiuta a
studiare e l'affianca durante gli allenamenti per la maratona.

Insomma, qual è la vera vita di Diana?



"Nella tua mente avevi creato un mondo fittizio e lì trascorrevi le tue giornate, mese dopo mese, anno dopo anno."
Un libro che sa perfettamente come trarvi in inganno, come giocare con la vostra percezione della realtà.

Diana, il centro della storia, o meglio, delle storie. Lei è il perno
intorno a cui vorticano eventi e personaggi diversi, quali siano quelli
reali, spetta a voi scoprirlo.



"Se non sei normale, sarai qualcosa di meglio: sarai speciale."



Un libro che ti suggerisce che sbagliare e cambiare idea non è la fine
del mondo, è umano, è ciò che ti serve per capire cosa vuoi veramente
dalla vita.

Questo messaggio è ciò che più ho apprezzato di questo libro, assieme a quella sua trama piena di sorprese e cose inaspettate.

La narrazione, invece, non mi ha convinta del tutto, l'ho trovata un po' forzata, non troppo lineare. Ci sono poi alcune parti del testo che avrei preferito evitare, ad esempio: le lezioni spiegate passo dopo passo.

C'è un'altra cosa da dire però.

Questo è un libro colmo di umanità, tra queste pagine si parla di
argomenti non facili da trattare, le emozioni vengono a galla ed
esplodono tra i personaggi, destabilizzandoli, travolgendoli.


E' insomma un testo che mi ha colpita per alcuni versi e deluso per altri, motivo per cui assegno:



- Trama: 4 - Narrazione: 2 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 3 -
3 Wonderland su 5


Dal libro:



- "Pensavo di stare impazzendo. Invece ciò che credevo immaginario, era reale, e ciò che credevo reale, immaginario."



- "Era una ragazza di ventitré anni con alle spalle diciotto anni di vita reale e cinque di vita immaginaria."



- "Il destino ce l'aveva chiaramente con lei."

lunedì 18 settembre 2017

Dreamwalker. La ragazza che camminava nei sogni: recensione




Buongiorno cari lettori! Amate i sogni e tutto il mondo dietro agli universi paralleli?
Bene, questo romanzo non è un fantasy e neanche un romanzo paranormale, ma ci fa entrare in un mondo pieno di dubbi su cosa è reale e cosa non lo è. Stiamo parlando di Dreamwalker scritto da Mariachiara Cabrini autopubblicato nel 2017.




Link: http://www.upsidedownmagazine.it/dreamwalker-la-ragazza-che-camminava-nei-sogni-recensione/

Diana ha perso cinque anni della sua vita. Vorrebbe che non fosse accaduto, ma non può cambiare il passato, né cancellare le cicatrici che le ha lasciato. Può solo ricominciare daccapo. Costruirsi una nuova identità, trovare nuovi amici, un nuovo scopo e nascondere a tutti il suo segreto. Nessuno potrebbe mai immaginare che dietro i suoi abiti sempre coordinati, la sua quieta determinazione nello studio e l’abilità di creare dolci squisiti, si celi una paura che stenta a tenere a bada. Nemmeno Sebastiano, l’assistente del corso di giapponese che Diana ha iniziato da poco a seguire. Quando la guarda, lui vede solo una ragazza attraente, con gli occhi grigi più belli che abbia mai visto, ma quando lei lo guarda vede ciò che sta cercando disperatamente di lasciarsi alle spalle. Vede un incubo che le impedisce di dormire, un dolore che l’ha cambiata per sempre e che non vuole mai più provare.
Cosa accadrebbe se un giorno ti svegliassi e scoprissi che gli ultimi cinque anni della tua vita sono stati solo un sogno? Che il ragazzo che hai amato e perduto non è mai esistito? Se non ti puoi fidare dei tuoi stessi sensi per capire ciò che è reale e ciò che non lo è, come potrai mai avere un’esistenza anche solo apparentemente normale?
Quando ho iniziato a leggere questo libro mi aspettavo una solita storia romance con del paranormale, invece mi ha stupito in tutto e per tutto! Iniziando dalla trama: totalmente inaspettata e così intricata da prenderti fin dalle prime dieci pagine! Un insieme di emozioni sprigionate in ogni parola dell’autrice, l’ho adorato proprio per la suspense e per il timore che incuteva. Ma ovviamente non è un horror e neanche un thriller, è semplicemente una storia ben scritta e soprattutto sviluppata meravigliosamente. La trama è stata spalmata bene in tutte le 370 pagine del romanzo senza cadere nel banale e nella ripetizione. Una nota negativa però c’è: non mi hanno colpito i personaggi.
La protagonista, Diana, forse è quella che merita una sufficienza piena, a tratti totalmente da prendere e sbattere al muro e in altri momenti così forte e determinata da farti pensare “finalmente una con le palle!”. Molto bello anche il suo rapporto con la malattia, una malattia che non rappresenta il personaggio, ma diventa un qualcosa di cui avere paura e di cui liberarsene. Niente a che vedere con Hazel di Colpa delle stelle di John Green, perché mentre Diana vuole sotterrarla, Hazel ormai l’ha accettata e ci convive. Ma entrambe hanno una cosa in comune: non vogliono far avvicinare nessuno a loro. Gli altri personaggi invece sono un po’ più stereotipati, il primo tra tutti Sebastiano… insipido, non mi ha fatto impazzire.
Per il resto, il libro mi ha intrigato moltissimo. L’ho letto in pochissimo tempo e soprattutto non mi ha annoiato mai in nessuna parte! Complimenti all’autrice! Consigliatissimo a tutti!
Buona lettura!

Giulia Paternò

lunedì 7 agosto 2017

La bottega dei libri incantati: Recensione: Dreamwalker di Mariachiara Cabrini

La bottega dei libri incantati: Recensione: Dreamwalker di Mariachiara Cabrini: Ciao a tutti! Oggi vi parlo di Dreamwalker la camminatrice di sogni, di Mariachiara Cabrini .



 Trama:


Diana ha perso cinque anni della sua
vita. Vorrebbe che non fosse accaduto, ma non può cambiare il passato,
né cancellare le cicatrici che le ha lasciato. Può solo ricominciare da
capo. Costruirsi una nuova identità, trovare nuovi amici, un nuovo
scopo, e nascondere a tutti il suo segreto. Nessuno potrebbe mai
immaginare che dietro i suoi abiti sempre coordinati, la sua quieta
determinazione nello studio e l’abilità di creare dolci squisiti, si
celi una paura che stenta a tenere a bada. Nemmeno Sebastiano,
l’assistente del corso di giapponese che Diana ha iniziato da poco a
seguire. Quando la guarda, lui vede solo una ragazza attraente, con gli
occhi grigi più belli che abbia mai visto, ma quando lei lo guarda vede
ciò che sta cercando disperatamente di lasciarsi alle spalle. Vede un
incubo che le impedisce di dormire, un dolore che l’ha cambiata per
sempre e che non vuole mai più provare. Amare è un rischio che non vuole
correre di nuovo, ma la scelta non è unicamente nelle sue mani, e osare
potrebbe permetterle di raggiungere un traguardo che non aveva mai
neppure osato sognare.

Recensione: 
Ho trovato qualche difficoltà a
scrivere questa recensione, in primis perchè è un romanzo che secondo me
ha rotto un pò gli schemi del solito romance, poi per il tema
principale affrontato. Ma veniamo a noi, la protagonista Diana ha 23
anni, per 5 anni ha vissuto una vita diversa, alternativa, lontano da
tutto quello che di bello e buono aveva. Adesso deve iniziare a vivere
nuovamente, crearsi delle nuove amicizie, una nuova routine

DOPOTUTTO
NON DOVEVA RIPARTIRE PROPRIO DA ZERO. PER 5 ANNI AVEVA VISSUTO DA SOLA,
SI ERA ARRANGIATA, AVEVA CUCINATO E FATTO LA SPESA..... AVEVA IMPARATO
MOLTE COSE... LA MAGGIOR PARTE NON MOLTO UTILI O POSITIVE, MA
COMUNQUE... ERANO SEMPRE MEGLIO DI NIENTE..
.

Diana ha un segreto! E' questo ciò che la costringe a dei cambiamenti, a
darsi delle abitudini, quelle piccole cose che fanno parte della vita,
della normalità. Diana, una volta tornata a casa dalla sua famiglia,
inizia a vivere e riassaporare quello che nel suo passato ha già
vissuto, come lo star insieme ai suoi genitori, sorridere insieme al
tavolo della sala mentre parlano dei suoi progressi, sfogliare le pagine
dei libri dei suoi autori preferiti e leggerne le note che lasciava
scritte. Ma la sua giornata deve riempirsi di impegni per non dover
pensare e soffrire, così decide di iscriversi in palestra a un corso di
autodifesa, che la tiene impegnata sia mentalmente che fisicamente, ma
questo non le basta ancora... consultandosi con la sua famiglia decide
di iscriversi all'università, alla facoltà di lingue ma anche andare a
vivere da sola per poter essere autosufficiente e vivere come tutti i
ragazzi della sua età.
C'ERA UNA VITA LA' FUORI PER LEI, DOVEVA SOLO AFFERRARLA

Anche se non era pronta ad accettare che qualcuno invadesse i suoi
spazi, decise comunque di condividere l'appartamento con una ragazza,
Elisa, appena diplomata, simpatica, spigliata, che veste da hippie; ma
Diana non riesce ad aprirsi a causa di quel macigno che la opprime e la
debilita nei rapporti personali perchè il suo pensiero fisso è la paura
che dicendo la verità possano guardarla con compassione, prenderla per
pazza ed escluderla dalle loro vite. Così cerca di mantenere una certa
distanza nel rapporto. Una volta iniziate le lezioni in università e
iniziato a studiare, si accorge che purtroppo la sua soglia di
attenzione si limita a un'oretta, così tra una pausa di studio e un
altra, si rifugia in cucina e prepara dolci, per la felicità di Elisa e
dei vicini di casa, universitari come lei.
SI SENTIVA IN
COLPA PER LE BUGIE CHE DOVEVA DIRE, NON LE PIACEVA DOVER MENTIRE, MA
DOVEVA ABITUARCISI, O RISCHIAVA DI PERDERE TUTTO

Non voglio anticiparvi altro perchè tra queste pagine leggerete le
paure, le insicurezze. i pensieri che martellano la mente e il cuore
della protagonista, l'impegno e la forte costanza che Diana mette in
ogni singola cosa che fa.

Complimenti Mariachiara per questo bellissimo romanzo psicologico, per
il modo in cui hai trattato una tematica molto interessante,
particolare, diversa, difficile, dei sentimenti contrastanti, dell'
apparenza e delle verità nascoste al fine di proteggere noi stessi e chi
ci circonda.

Dreamwalker penso che resti uno dei migliori libri per argomenti,
personaggi, per le parole delicate ma forti, dolci ma dure, affinchè
Diana potesse uscire dal suo bozzolo per poter diventare farfalla, poter
amare se stessa nonostante tutto, amare a chi tiene, amare ciò che la
circonda, per poter volare felice tra i fiori della vita
Complimenti all’autrice.
Aurelia
LCDL
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venerdì 14 luglio 2017

AnniDiNuvole: Recensione: Dream walker. La ragazza che camminava...

AnniDiNuvole: Recensione: Dream walker. La ragazza che camminava...: Bentornati amici delle nuvole. Il caldo aumenta e spero che anche le vostre visite al mare, in montagna o semplicemente al fresco, , stiano aumentando.

Io sono qui, imperterrita a trovare dei libri adatti a
essere portati con voi in borsa per essere letti ovunque voi siate, anche in
ufficio mentre il vostro capo ha la testa girata verso qualcosa che non siete
voi.
E oggi vi propongo un libro che mi è stato gentilmente
offerto dalla sua “mamma di penna”, è il primo libro che leggo di quest’autrice
e, proprio come un bigliettino da visita tutto luccicante e colorato, ha fatto la
sua degna figura.
Perciò, di chi e cosa stiamo parlando? Scopritelo subito!
  • Titolo: Dream walker. La ragazza che camminava nei sogni
  • Autore: Mariachiara Cabrini
  • Numero pagine: 371
  • Da leggere si o no? Molto carino per chi ama le storie
    imprevedibili e romantiche
  • Voto: 7 e mezzo

Voto copertina:


Da quando ha perso il suo primo amore Stefano in un incidente, Diana non
riesce più ad andare avanti nella vita. Lasciata naufragare nel suo mare di disperazione
ha toccato il limite nella sua vita ormai lasciata alla deriva. Non sa che
fare, non sa dove andare, maltrattata e consenziente per non affrontare il suo
dolore.


Diana non sa che pesci prendere ma mai avrebbe immaginato di
svegliarsi in ospedale con i suoi genitori accanto che aveva abbandonato cinque
anni prima, da quando la tragedia ha colpito la sua vita.
Invece ora è lì, su quel letto a prendere atto di una realtà
che non conosce.
Diana è affetta da una malattia che le ha succhiato la sua vera
vita e i suoi ultimi cinque anni.
Infatti quello che per Diana era vero: la sofferenza, il
dolore, il panico e la frustrazione non lo è in alcun modo.
La sua malattia ha creato una realtà parallela e tutto
quello che credeva reale non è altro frutto della sua immaginazione. Negli
ultimi cinque anni ha solo sognato una vita che non era la sua.
Sballottolata nella vita vera, Diana vuole riprendere in
mano le sue passioni, le sue nuove strade, proprio come una rinascita. Il suo
riscatto.
Stefano non esiste più, il dolore altrettanto, è solo lei
ora con dei ricordi fasulli ma un grande peso sulle spalle che la richiamerà
sempre alla realtà.
Diana farà nuove conoscenze, scoprirà quali siano le sue
vere passioni, farà delle amicizie vere e perché no… si innamorerà nuovamente.
Stavolta sul serio. Stavolta non per finta. Stavolta non sarà come camminare in
un sogno.


Ho
appena finito di leggere il libro quando sto scrivendo questa
recensione. Dovevo farlo subito: mettere i pensieri nero su bianco,
altrimenti sarebbero volati via.
Perciò eccomi a scrivervi le mie impressioni a caldo.
Il libro è decisamente una storia originale, come dice
l’autrice nei ringraziamenti a fine opera è la prima volta che si cimenta in
storie più “serie” e devo ammetterle che la storia di Diana, che ha voluto farci
conoscere, è molto delicata e dolce. Cara Mariachiara, il tuo romanzo è
riuscito.
La storia di Diana è molto fragile, molto complicata. Ci
troviamo difronte ad una malattia tremenda, imprevedibile. La schizofrenia
farebbe paura a tutti, già il solo nominarla, immaginate chi ne è affetto.
Insomma, la realtà che credeva di star vivendo Diana non è
più realtà ma fantasia. Basta questo a far impazzire le persone. Immaginatevi
che i vostri sogni da oggi diventino veri e la vostra realtà diventasse fantasia. Cosa scegliereste? È difficile decidere…

Ma per Diana è un po’ come un riscatto, una seconda
possibilità che la vita voglia darle.


Perciò è decisa. Vuole riscattarsi, mettere da parte la sua
sofferenza, mettere da parte la morte di Stefano e i soprusi di Jesus. Vuole
diventare una persona nuova.
Credo che questo atteggiamento lo avremmo un po’ tutti, chi
non vorrebbe una nuova chance? Bene o male tutti.
Ed eccola lì Diana, mentre affronta i suoi nuovi sogni
nonostante difficoltà e paure. Capisce di amare la corsa, i dolci e forse un
nuovo ragazzo.
Nonostante tutto Diana ci prova.
Come andrà a finire spetta solo a voi scoprirlo.
Ho trovato il libro molto delicato, romantico e che infonde
tanta speranza.
Probabilmente alcune volte tutto procede un po’ lentamente
ma la fine è sorprendente. La conclusione è la scelta finale: sognare o vivere?
Tutte le carte si scopriranno e l’epilogo sarà la
conclusione di una grande battaglia.
Nonostante la scrittura a mio avviso sia da rivedere in
alcuni punti, con errori di battitura, l’ho trovata interessante. Decisamente
un libro da leggere e scoprire. 
Cosa aspettate? Correte a leggere e ditemi la vostra.
Io vi saluto e vi do l’appuntamento qui su AnniDiNuvole a
prestissimo.
Un abbraccio.

Recensione dal blog SOGNANDO LEGGENDO





Dreamwalker
La ragazza che camminava nei sogni
di Maria Chiara Cabrini




Trama dell’editore: Diana ha perso cinque anni della sua vita. Vorrebbe che non fosse accaduto, ma non può cambiare il passato, né cancellare le cicatrici che le ha lasciato. Può solo ricominciare da capo. Costruirsi una nuova identità, trovare nuovi amici, un nuovo scopo, e nascondere a tutti il suo segreto. Nessuno potrebbe mai immaginare che dietro i suoi abiti sempre coordinati, la sua quieta determinazione nello studio e l’abilità di creare dolci squisiti, si celi una paura che stenta a tenere a bada. Nemmeno Sebastiano, l’assistente del corso di giapponese che Diana ha iniziato da poco a seguire. Quando la guarda, lui vede solo una ragazza attraente, con gli occhi grigi più belli che abbia mai visto, ma quando lei lo guarda vede ciò che sta cercando disperatamente di lasciarsi alle spalle. Vede un incubo che le impedisce di dormire, un dolore che l’ha cambiata per sempre e che non vuole mai più provare. Amare è un rischio che non vuole correre di nuovo, ma la scelta non è unicamente nelle sue mani, e osare potrebbe permetterle di raggiungere un traguardo che non aveva mai neppure osato sognare.





 RECENSIONE  di Nasreen


ATTENZIONE SPOILER
*-*-*
Ho iniziato a leggere questo libro in un momento non troppo felice della mia vita, e indubbiamente ritenevo che questo avrebbe in qualche modo influenzato il mio giudizio. Per questo motivo ho deciso di far passare del tempo, dal termine della lettura, prima di scrivere la mia recensione: avevo bisogno di chiarirmi un po’ le idee.
Daria è innamorata, giovane, felice e spensierata. La sua vita è praticamente perfetta con il suo ragazzo, Stefano, e i suoi amici, con i quali affronta serenamente l’anno scolastico fra feste e ripassi serali.
Eppure, cinque anni dopo, la vita di Daria è completamente diversa, si potrebbe dire distrutta. Il dolore per una grande perdita l’ha spinta fra le braccia di una persona sbagliata, e soprattutto a punirsi ogni singolo giorno della sua esistenza prostituendosi e assumendo droga.  Daria non è più la ragazza di prima, e si sta avviando inesorabilmente e volontariamente verso l’autodistruzione. Cinque anni di questa vita l’ha ridotta a pezzi, fisicamente e psicologicamente, il suo corpo è martoriato dai lividi e dalle iniezioni di eroina e…
… E tutto questo non è mai avvenuto.



Dreamwalker, nonostante il titolo possa indurre il lettore a credere che si tratti di un paranormal romance, un paranormal non è. L’autrice si allontana dalla sua zona di confort fantasy, che l’ha sempre accolta come lettrice, blogger e scrittrice, e dopo Lie To Me torna a vezzeggiarci con un romance dai tratti psicologici davvero promettente. Preciso che sono stata una di quelle lettrici che è stata tratta in inganno dal titolo, e che quindi ho finito per rimanere a bocca asciutta e con un po’ d’amaro nell’anima per non avere il risvolto che mi aspettavo. C’è da dire che tanti anni di recensioni e letture mi hanno resa un po’ superba, convinta di poter leggere fra le righe e anticipare gli eventi, e il titolo di questo romanzo mi ha sì un po’ ingiustamente illusa, ma anche insegnato un po’ di umiltà. =)
C’è da precisare che recensirlo sarà complesso, ma farlo senza fare spoiler praticamente impossibile, quindi per tutti coloro che vogliono evitare di scoprire troppo della trama io consiglio di fermarsi qua, e fare un giro su www.goodreads.com dove, i commenti dei lettori, fanno comunque facilmente intendere se si tratti di un libro degno di essere letto, senza però svelare troppo.



Tornando al romanzo, Daria cerca di riprendere in mano la sua vita, ma dopo essere rimasta fuori dal mondo per cinque anni è tutt’altro che facile. Andare a vivere da sola, riprendere a studiare, fare nuove amicizie e riallacciare i rapporti con i genitori sono per lei un’impresa titanica, soprattutto visto che tutto, nella sua testa, continua ad essere messo in discussione. Posso farcela? Sarà vero? Sarò all’altezza? E se crollasse tutto di nuovo? E se fosse solo un’illusione?
È complesso ricomporre i cocci di una vita andata in frantumi, e farlo facendo i conti con le conseguenze di una situazione grave come quella affrontata da Daria è ancora più complesso. Come affrontare e riscostruire una vita normale quando ogni singola cosa ti mette costantemente alla prova e ricorda la tua condizione? Dove trovare la forza, e soprattutto il coraggio?
Quando verità, illusione, ricordi, sogni e allucinazioni si mescolano fra loro, spingendoti a chiederti quale sia la realtà, come è possibile vincere e avere la meglio sulla malattia?
Daria è malata, lo sa, lo affronta e cerca di gestire la sua nuova vita al meglio delle sue facoltà. Il dolore continua a tormentarla, gli incubi non la lasciano mai ma, nonostante ciò, continua a lottare. Almeno fino a quando, un viso, anzi IL viso, che sembra emergere direttamente dalle sue più profonde paure, finisce per tornare a far parte della sua quotidianità.
Cosa è reale? Come è possibile?
È qui che, come lettrice mi aspettavo una svolta decisiva. Un colpo di penna che rimescolasse decisamente le carte in tavola, che mostrasse quel lato paranormal che mi aspettavo. O semplicemente che desse un tocco di “cruda realtà” al romanzo. L’atmosfera rosa, di una trama che versa al “andrà tutto bene”, purtroppo – per i miei gusti – aleggia fin dai primi capitoli, e quindi speravo in un po’ di movimento.



Invece i temi restano calmi, gli scossoni non sono troppo accentuati e in breve si comprende che l’intento dell’autrice non è quello di sconvolgerci, o di sconvolgere Daria. Vuole portarla alla rinascita, e lo farà, pagina dopo pagina, fra piccoli ostacoli e grandi vittorie, infarcendo tutto del dolce profumo di torte appena sfornate che sembra trasformare Dreamwalker in un Culinary Romance.
Personalmente non mi piacciono i culinary romance, ma ho apprezzato Dreamwalker perché ha saputo trasmettere dei messaggi importanti, fra cui, il più forte: non importa quale sia il tuo limite, cosa ti obblighi a ridimensionare le tue aspettative o i tuoi obiettivi nella tua vita, nessun sogno sarà meno importante del precedente e nulla può impedirti di ridisegnarti. La felicità si costruisce e ce la possiamo ridisegnare addosso, a nostra immagine, che ovviamente negli anni può cambiare. Questo è bellissimo, è un lato del romanzo di Maria Chiara Cabrini che ho adorato, e per questo ne consiglio la lettura.
Non mancano qualche piccola ingenuità, che personalmente hanno risvegliato nella mia mente il fastidioso campanello che tintinnava “è un libro scritto da un autore italiano”, che nelle altre opere della Cabrini non è mai accaduto. Ma questa volta è successo, e per onestà ne parlo.
Troppe citazioni, troppi riferimenti ai gusti dell’autrice. Che siano veri o meno, e questo non posso saperlo per assoluto, ma ci sono troppi richiami a libri, autori, opere, canzoni… Troppo. Rallenta il libro, interrompe la narrazione dolce ed evocativa dell’autrice e riporta il lettore, immerso nella trama, bruscamente alla realtà. I cammei a opere e autori, o personaggi famosi, canzoni… quello che volete voi, non possono occupare pagine e neanche essere delle liste. Possono essere dei piccoli riferimenti, inserendoli nelle trame, che possono essere colti da un altro lettore, fan a sua volta, oppure no. E laddove si voglia comunque inserire quali sono gli autori preferiti della protagonista, è bene non strafare, a mio avviso.
Stesso discorso quando si vuole descrivere l’outfit dei protagonisti. Non serve, non serve quasi mai, una descrizione di ogni abbinamento di capo o colore, fa troppo stile fanfiction.
In definitiva è davvero una lettura piacevole, e che fornisce degli spunti molto interessanti. Un libro da leggere sicuramente, ma pur sempre con quale pecca qua e là.


Abbiamo votato questo romanzo: 3 STELLE


venerdì 9 giugno 2017

Reading in the T.A.R.D.I.S.: RECENSIONE | "Dreamwalker - La ragazza che cammina...

Reading in the T.A.R.D.I.S.: RECENSIONE | "Dreamwalker - La ragazza che cammina...: Buongiorno lettori! Buon venerdì! Oggi per me è una giornata moooolto triste e depressa, ho una relazione a distanza e oggi torno a casa, il momento dei saluti è sempre una disperazione! Ma non voglio tediavi, né crogiolarmi troppo: perciò vi riporto qui di seguito la mia recensione di Dreamwalker - La ragazza che camminava nei sogni di Mariachiara Cabrini, di cui vi avevo riportato qui la segnalazione!
Dreamwalker - La ragazza che camminava nei sogni
di Mariachiara Cabrini
Ed: Auto Publishing - 371 pagine
Ebook2.99 euro - Brossura: 14.00 euro
Diana ha perso cinque anni della sua vita. Vorrebbe che non fosse accaduto, ma non può cambiare il passato, né cancellare le cicatrici che le ha lasciato. Può solo ricominciare da capo. Costruirsi una nuova identità, trovare nuovi amici, un nuovo scopo, e nascondere a tutti il suo segreto. Nessuno potrebbe mai immaginare che dietro i suoi abiti sempre coordinati, la sua quieta determinazione nello studio e l'abilità di creare dolci squisiti, si celi una paura che stenta a tenere a bada. Nemmeno Sebastiano, l'assistente del corso di giapponese che Diana ha iniziato da poco a seguire. Quando la guarda, lui vede solo una ragazza attraente, con gli occhi grigi più belli che abbia mai visto, ma quando lei lo guarda vede ciò che sta cercando disperatamente di lasciarsi alle spalle. Vede un incubo che le impedisce di dormire, un dolore che l'ha cambiata per sempre e che non vuole mai più provare. Amare è un rischio che non vuole correre di nuovo, ma la scelta non è unicamente nelle sue mani, e osare potrebbe permetterle di raggiungere un traguardo che non aveva mai neppure osato sognare.
Molto bello!
Quando l'autrice mi ha inviato il libro, una cosa che mi è piaciuta era il titolo: l'idea di camminare nei sogni mi ha dato sensazioni positive, mi ha fatta pensare a voli di fantasia e sono stata da subito molto contenta di leggerlo.
Un personaggio come quello di Diana, la protagonista, che fin dalle prime pagine subisce un evento sconvolgente, non è semplice: gestire i traumi dei propri personaggi non è mai qualcosa di facile, si rischia di esagerare e di non controllare lo show, don't tell, ovvero si rischia di riversare sulla pagina aggettivi e parole inutili, che non servono al lettore a capire quanto effettivamente il personaggio sia sconvolto. Il lettore incontra Diana quando ha ormai toccato il fondo e non può fare altro che risalire: è un punto interessante da cui partire.
Inoltre (non posso evitare di dirvelo, nel caso saltate questo paragrafo) Diana è affetta da schizofrenia: il sintomo forse più evidente sono le allucinazioni. La malattia (in realtà le malattie in generale) è un altro aspetto che va trattato con le pinze. Ormai fioccano ovunque sul web e in libreria romanzi il cui fantasma principale è una malattia incurabile: sì, è giusto sensibilizzare i lettori, ma non posso impedirmi di notare che vengono bene o male trattati sempre allo stesso modo. In Dreamwalker c'è un pizzico di novità, c'è una sfumatura diversa. Intanto la scelta stessa della malattia, che affligge più pazienti di quanto ci si immagini, è particolare; in più da un punto di vista strettamente legato alla trama la schizofrenia si presta a innumerevoli escamotages che Mariachiara ha saputo sfruttare a dovere.
Riguardo la ricerca fatta per scrivere questo libro non posso esprimermi troppo, perché l'argomento non è tra le mie conoscenze e il poco che so l'ho imparato di riflesso dal mio compagno che lavora in campo sanitario, però l'impressione che ho avuto è che Mariachiara Cabrini non si sia limitata a sedersi al pc e a scrivere, ma che abbia studiato e approfondito l'argomento.
Lo stile è piacevole: a tratti ironico, serio quando necessario, ma in generale vivace e molto scorrevole. Non ho avvertito la "fatica", che fatica comunque non è, di arrivare alla fine: le pagine passavano una dopo l'altra senza momenti morti. Una nota positiva è che in questo libro nulla è ridondante, ciò che è scritto è esattamente ciò che serviva, né più né meno.
Una cosa che ho apprezzato un po' meno è stato il rapporto con Sebastiano. Mi spiego meglio: mi rendo conto dell'importanza che ricopre nel processo di recupero di Diana, il rapporto che c'è tra loro è fondamentale ai fini della trama. Semplicemente non mi ha conquistata del tutto, non sono riuscita a immedesimarmi in Diana nel momento in cui si relazionava con lui.
Sono stata molto contenta di aver letto il romanzo. Confesso che se lo avessi visto su uno scaffale non l'avrei portato a casa, ma avrei fatto molto male perché è un libro piacevole, che analizza un problema che come ho detto prima affligge molte persone e che in questo caso lascia trasparire la possibilità di una rinascita. Dreamwalker merita tre cuoricini e mezzo, ma come sempre arrotondo per eccesso e il mio voto finale è quattro cuori su cinque.

lunedì 5 giugno 2017

La biblioteca del libraio: Trame e opinioni: Dreamwolker. La ragazza che camm...

La biblioteca del libraio: Trame e opinioni: Dreamwolker. La ragazza che camm...: Titolo: Dreamwolker. La ragazza che camminava nei sogni Autore: Mariachaira Cabrini Casa editrice: Pubme Pag.: 306 Costo: 2,99 ebook, ...




Trame e opinioni: Dreamwolker. La ragazza che camminava nei sogni di Mariachiara Cabrini

Titolo: Dreamwolker. La ragazza che camminava nei sogni
Autore: Mariachaira Cabrini
Casa editrice: Pubme
Pag.: 306
Costo: 2,99 ebook, 14,00 cartaceo















Trama
Diana ha perso cinque anni della sua vita. Vorrebbe che non fosse accaduto, ma non può cambiare il passato, né cancellare le cicatrici che le ha lasciato. Può solo ricominciare da capo. Costruirsi una nuova identità, trovare nuovi amici, un nuovo scopo, e nascondere a tutti il suo segreto. Nessuno potrebbe mai immaginare che dietro i suoi abiti sempre coordinati, la sua quieta determinazione nello studio e l'abilità di creare dolci squisiti, si celi una paura che stenta a tenere a bada. Nemmeno Sebastiano, l'assistente del corso di giapponese che Diana ha iniziato da poco a seguire. Quando la guarda, lui vede solo una ragazza attraente, con gli occhi grigi più belli che abbia mai visto, ma quando lei lo guarda vede ciò che sta cercando disperatamente di lasciarsi alle spalle. Vede un incubo che le impedisce di dormire, un dolore che l'ha cambiata per sempre e che non vuole mai più provare. Amare è un rischio che non vuole correre di nuovo, ma la scelta non è unicamente nelle sue mani, e osare potrebbe permetterle di raggiungere un traguardo che non aveva mai neppure osato sognare.

Doppia recensione


Il commento di Dolci

Finalmente un romanzo originale rispetto ai molti letti finora. Una storia che mi ha emozionato e coinvolta dalle prime pagine.
Diana, la protagonista della storia è affetta da schizofrenia, malattia mentale che la porta ad avere allucinazioni. A causa dei problemi matrimoniali dei genitori inizia a vedere persone che non ci sono e relazionarsi con loro credendoli reali fino ad entrare in uno stato di catatonia. Risolutivo sarà l'intervento con il dott. Licata che, riconoscendo la sua malattia mentale, la aiuta a ricominciare un nuovo capitolo e avere finalmente una vita normale.
Ho trovato davvero ben sviluppato psicologicamente il personaggio di Diana e la sua malattia. Non avevo mai incontrato una protagonista con questo disturbo ed ero molto curiosa di vedere come l'autrice si sarebbe destreggiata nel raccontare questa storia.
Il romanzo ci accompagna nel viaggio di rinascita di Diana mentre cerca di capire cosa vuole fare della sua vita.

 La nostra natura ci spinge a reggerci in piedi da soli, per quanto disperati possiamo essere. - lesse ad alta voce. 
Era una frase estrapolata da Kitchen, di Banana Yoshimoto.

Mi sono piaciuti anche gli altri personaggi del libro da Sebastiano, che con il suo amore e la sua pazienza riesce a conquistare la nostra eroina, ai vari soggetti che interagiscono con Diana: i vicini di casa Roberto e Cristiano, la coinquilina Elisa, i famigliari di Sebastiano Marzio, Roberta e il piccolo Federico. Ho amato i genitori di Diana che, superata la loro crisi, sono vicini alla figlia supportandola mentre la ragazza decide cosa fare della sua vita.
Durante la lettura non ero mai sicura, al pari della protagonista, se questa realtà che Diana stava vivendo fosse vera o facesse parte delle allucinazioni tipiche della schizofrenia.

E se Stefano non fosse la prima allucinazione che vedo? 
Se i miei nuovi amici, i professori… fossero tutte allucinazioni e io non me ne fossi resa conto?! - le mancava il fiato al solo pensiero. Si sentiva soffocare. Letteralmente. In preda al panico, annaspò, mentre un sudore freddo la ricoprì da capo a piedi. Non riusciva più a respirare. Portò le mani alla gola e cercò di aspirare aria nei polmoni attraverso la bocca aperta, ma non ci riuscì.

Altra cosa che mi ha incuriosito molto sono le varie preparazioni dolciarie della protagonista. Le ho trovate, forse, un po' troppo “tecniche” ma me le sono segnate per poterle fare in futuro.
Lo stile con cui viene narrato questo racconto diverso dal solito è delicato e dolce e mi ha regalato una bellissima esperienza di lettura.

e mezzo

Il mio commento

Quando ho cominciato a leggere questo romanzo ero molto curiosa di come si sarebbe sviluppata la narrazione della storia, perché inizialmente il vissuto di Daria era forte, con eventi che mi hanno lasciata un po' perplessa. Quando poi parte dell'arcano si svela, e la protagonista sembra svegliarsi da un sonno durato cinque anni, le cose, le situazioni cambiano. Scoprire che ciò che si è vissuto, era solo frutto dell'immaginazione, per Daria non è stato facile, ma soprattutto, il difficile sarà convivere con quei "ricordi", troppo presenti, troppo vivi. La descrizione degli effetti della malattia, l'uso di medicinali per quanto esaustivo, ha reso a volte il racconto troppo prolisso, dove invece la mia fantasia è volata, è stato nella descrizione dei dolci che Daria si diletta a cucinare, vera bontà culinaria, nonché l'autrice lascia ampio spazio all'immaginazione e vi garantisco che la mente e la pancia fantasticano tanto per quelle prelibatezza. 
Daria è una donna forte, cerca di combattere con tutta se stessa, le paure però non la lasciano mai, tanto meno gli incubi. Scegliere di cominciare da zero, come se non ci fosse un passato a cui pensare è importante perché l'aiuta a guadagnarsi una certa autostima, poi attraverso il medico che ha capito il problema e soprattutto le reali necessità cerca di seguire alla lettera ogni suo consiglio. 
Non sarà facile per Daria aprire completamente il suo cuore, con Sebastiano tutto sembra andare a gonfie vele, ma se qualcosa dovesse giungere a turbare quella stabilità che lei tanto ha faticato a raggiungere?
Anche i personaggi che girano intorno a Daria e Sebastiano sono ben descritti, con storie collaterali ma che nell'insieme costruiscono una bella trama.